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IL TUO INCONSCIO E’ IMMENSO

Immagine del redattore: alessandrourpialessandrourpi


Nell’immaginario collettivo la parola “inconscio” spesso viene collegata ad aspetti misteriosi ed oscuri della mente umana, a parti di sè che potrebbe essere doloroso andare a scoprire; ciò non e’ del tutto vero.

Nella mente inconscia albergano nodi legati a traumi del passato oppure circolano tendenze e impulsi che vengono rimossi perchè non accettabili socialmente ma questa e’ solo una parte di ciò che e’ in realtà l’inconscio.

Se consideriamo la mente umana come un’organizzazione complessa e a più livelli, possiamo trovare la parte più superficiale, la mente razionale, che contiene i pensieri, le credenze, i giudizi, le aspettative su si sé e sugli altri e rappresenta solo una piccola parte del funzionamento mentale di una persona; poi esiste la parte più profonda, la mente inconscia, che e’ immensa e contiene elementi in una quantità tale che va oltre ogni immaginazione.

La mente razionale e’ quella “vocina” nella testa che analizza la realtà e la interpreta secondo i suoi schemi e crede di sapere ciò che e’ giusto e sbagliato, spesso influenzata dall’ambiente circostante con le sue imposizioni e i suoi suggerimenti; le persone per la maggior parte della giornata utilizzano la mente razionale per muoversi nella realtà materiale. La mente razionale ha una capacità limitata di immagazzinamento e conservazione delle informazioni.

La mente inconscia invece e’ illimitata, contiene informazioni che riguardano tutta la storia dell’individuo dalla nascita ma anche tutta la storia familiare ed anche memorie ancestrali dell’umanità, la mente inconscia si trova in una dimensione che va al di là dello spazio e del tempo. Può contenere il ricordo di esperienze traumatiche ed anche tendenze rimosse ma custodisce soprattutto informazioni positive, talenti, capacità, apprendimenti, risorse innate.

Il problema è la mancanza di consapevolezza: spesso i traumi inconsci condizionano l’esistenza della persona senza che ne possa avere piena coscienza e, soprattutto, i talenti e le capacità straordinarie che la parte inconscia della mente custodisce spesso non vengono espressi o fatti emergere.

L’inconscio ha quindi una sapienza straordinaria che rischia di non venir utilizzata se non gli si dà ascolto.

Dare ascolto al proprio inconscio significa non farsi ingannare dalla mente razionale, non farsi confondere dal turbine di pensieri che circolano nella testa, significa ascoltare i messaggi del proprio corpo e delle proprie facoltà più intuitive

Quando si “spegne” la mente razionale e ci si sente particolarmente rilassati e liberi dai pensieri si e’ più a contatto con il proprio inconscio; quando si hanno delle chiare sensazioni “a pelle” su ciò che fa bene o fa male, si sta ascoltando il proprio inconscio; quando si da il meglio di sè con naturalezza, si sta fluendo in armonia con il proprio inconscio.

Per utilizzare al meglio le potenzialità più profonde occorre ricercare il contatto con il proprio inconscio, impegnandosi in una condotta di vita che favorisca la ricerca di stati di coscienza più funzionali a questo contatto.

Occorre mantenere un rapporto sano con il proprio corpo, usandolo bene, con consapevolezza; occorre coltivare un rapporto sano con la propria mente, depurandola da pensieri inutili e nocivi in favore della ricerca di stati di coscienza contemplativi che favoriscano la sintonizzazione con il proprio funzionamento inconscio.

L’attività fisica consapevole, le pratiche immaginative e meditative, l’ipnosi e la psicoterapia ipnotica rappresentano le vie più sicure per attivare l'immenso potenziale che ogni persona custodisce dentro di sé, nell'inconscio.



Alessandro Urpi Psicologo - Psicoterapeuta

 
 
 

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