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PSICOTERAPIA IPNOTICA

 

 

La Psicoterapia Ipnotica e' una forma di terapia breve, usata per la cura del disagio psicologico e per stimolare la crescita personale secondo un modello di trattamento moderno e concreto. E' riconosciuta in ambito accademico e scientifico per la rapidità con la quale riesce ad affrontare problematiche non sempre risolvibili con altre forme di terapie classiche che lavorano principalmente a livello razionale o cosciente;  la Psicoterapia Ipnotica infatti si avvale di un procedimento che lavora direttamente sulla mente inconscia della persona che, in stato di trance ipnotica, può beneficiare di un piacevole stato di distensione psicofisica simile al dormiveglia all'interno del quale il terapeuta può agire per la cura del disagio ed il rafforzamento della personalità del soggetto.

Solo per fare degli esempi, si usa in casi di ansia, stress, insicurezza, fobie, attacchi di panico, depressione, disturbi psicosomatici, disturbi alimentari.. e in tutti quegli altri casi che richiedono una psicoterapia.

Come detto sopra, la trance ipnotica non e' paragonabile al sonno ma a qualcosa che si avvicina di più al dormiveglia, quindi chi si sottopone al trattamento non cade in uno stato di passivo sonnambulismo ma, al contrario, in un particolare stato mentale di lucidità e focalizzazione, all'interno del quale i processi immaginativi sono potenziati e si può così incrementare attivamente la potenzialità curativa di questi processi.

 

 

 

 

 

 

 

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L'IPNOSI COME PRATICA PSICOTERAPEUTICA

Ancora oggi c'è chi immagina l'ipnosi come una pratica "magica" o "manipolativa" ed occorre fare chiarezza al riguardo, e sottolineare che per ipnosi intendo una pratica medica e psicoterapeutica dalla lunga tradizione e con una notevole evoluzione negli ultimi secoli, fino ad arrivare ad assumere le caratteristiche di un processo comunicativo terapeutico, la cui pratica è riservata solo a medici e psicologi psicoterapeuti specializzati e con formazione pluriennale in questo ambito.

Egizi, Greci, ed altri antichi popoli utilizzavano pratiche terapeutiche basate sul raggiungimento di stati modificati di coscienza o di sonno ipnotico. In epoche più vicine e documentabili, la storia comincia con Franz Anton Mesmer, un medico tedesco che operò alla fine del 1700, creatore della sua teoria e pratica terapeutica del "Magnetismo Animale"; curava quelli che ora definiremmo disturbi psicologici o psicosomatici e che allora erano ancora considerati disturbi da possessione demoniaca.

Il Dott. Mesmer faceva svenire i pazienti e li "ricaricava" di energia con l'imposizione delle mani.. Può apparire bizzarro oggi, però gli va riconosciuto che fu il primo a cercare di dare una spiegazione medica scientifica a certe patologie e che inventò una sorta di primitiva psicoterapia che stimolava nel paziente le sue risorse attraverso stati particolari di coscienza.. E i risultati pare fossero sorprendenti.

Anni dopo Mesmer, è importante citare altri due medici: Charcot e Freud. Charcot in Francia nella seconda metà del 1800 si occupò di paralisi isteriche, cercando di curarle con l'ipnosi; lo stesso Freud osservò il metodo del collega per impararlo.
Charcot ottenne dei risultati sulle paralisi isteriche di origine psicogena, risultati però sempre temporanei e non chiari, motivo per cui anche Freud ben presto abbandonò la procedura.
Freud capì che c'era di più, che i disturbi erano dovuti a dinamiche inconsce, ed era su quello che bisognava lavorare, più che direttamente sui sintomi.. E fu l'inizio della teoria psicoanalitica.
Mesmer, Charcot e Freud utilizzavano quella che potremmo definire come un'ipnosi diretta, autoritaria, basata sul sintomo. Probabilmente nella pratica simile a quella che nell'immaginario collettivo spesso viene considerata (il pendolino, il sonnambulismo, il potere dell'ipnotista).
Questi professionisti la utilizzarono seriamente come pratica medica, e poi come pratica medica venne un po' abbandonata dopo quel periodo.

L'era moderna della terapia ipnotica inizia con Milton Erickson, uno psichiatra americano (1901 - 1980) che reinventò l'ipnosi come procedimento psicoterapeutico basato sul rapporto, sulla comunicazione; il paziente con le sue potenzialità diventa il protagonista e il terapeuta opera per stimolare la mente del paziente e farlo accedere alle sue risorse sepolte o bloccate dagli schemi razionali.
Il procedimento è basato sulla comunicazione di parole ed emozioni che, nello stato di coscienza della trance ipnotica, assumono un grande potere terapeutico.
L'evoluzione più recente della grandissima opera di Milton Erickson è la psicoterapia ipnotica, una pratica per la cura della persona basata fondamentalmente sull'attivazione delle risorse non ancora utilizzate dal paziente, per avere finalmente accesso alle potenzialità inespresse e riappropriarsi del naturale fluire di sé stessi.
E' questo che intendo per ipnosi, niente a che vedere con illusionismo o spettacoli da baraccone.
                                         
                                                                                           Alessandro Urpi  (2020 - "Mi Accordo con Me")

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